domenica 7 ottobre 2007

Navigo,chiacchero e rifletto...

Le pesanti giornate lavorative di questi giorni mi hanno in un certo senso costretto ad alcune serate casalinghe,così la mia continua ricerca di argomenti l'ho fatta direttamente nella rete,prendendo contatti con numerosi blog molto interesanti.
Ho stabilito nuovi contatti,ho letto numerosi post e gli ho sovrapposti alle lunghe chiaccherate dei giorni passati con amici ,clienti e conoscenti in genere.
Ovviamente il mio interesse principale sono stati gli argomenti inerenti il mondo trentenne per coerenza editoriale...trovando come sia un mondo veramente a se stante che inizia a 29 anni e termina inesorabilmente a 39...preciso...puntuale...
Succede che all'improvviso superata una certa età tutto quello che fino a quel momento era motivo di crisi,disagio ecc... si tramuta in un bello o brutto ricordo...
Certo si diventa 40enne,quindi maturo,responsabile quasi non più figlio degli anni 70/80,cambiano gli argomenti insomma succede quello che normalmente anni fa accadeva nel passaggio tra i 20 e i 30 anni, è come se tutto fosse slittato più in là.
In un certo senso è così,si finisce di studiare sempre più tardi,si inizia a lavorare sempre più tardi,si esce di casa per motivi più o meno validi più tardi,ci si sposa più tardi,la famglia diventa un concetto da procrastinare ecc...
Questo rimandare tra l'altro da l'impressione di voler evitare qualcosa,è l'eterno non essere pronti,il fare poi,dando idea che non siamo una generazione dinamica ma al contrario molto statica.
Abbiamo mille mezzi che ci danno la possibilità di accellerare i tempi per avere a disposizione spazio per noi ma paradossalmente più tendiamo ad accelerare e più ho l'impressione che rallentiamo la nostra vita,così quello spazio che in teoria ci rimane a disposizione non riusciamo a riempirlo completamente e quando lo facciamo lo riempiamo con le nostre paure,i nostri timori e le nostre debolezze.
Spesso quegli spazi sono riempiti dalla paura della solitudine.
Chiaccherando con alcuni coetanei ho colto sempre lo stesso problema,la paura di rimanere soli ,cosa che tra l'altro porta spesso a evitare la chiusura di relazioni ormai arrivate al capolinea solo per evitare la solitudine.
Altra cosa che accade per fronteggiare la paura della solitudine è la conoscenza a tutti i costi,il frequentare sempre e comunque anche contro le proprie abitudini,il relazionarsi è sacrosanto ma non deve essere una forzatura.Uscire dalla solita routine è giusto,aggiungere amici ad amici,lasciare momentaneamente le frequentazioni abituali per allargare il giro di conoscenze è sano e spesso ci da la sensazione di respirare aria nuova,ma non bisogna farlo solo perchè magari in quel momento ci sentiamo soli...il risultato evidente è che in breve lasceremo anche il nuovo giro che ci aveva dato l'illusione di non essere soli.
Ogni tanto penso sia sano riprendere il contatto con se stessi,trovare il "coraggio" di passare qualche serata con se stessi senza pensare che il mondo si è dimenticato di noi...tanto sappiamo che non è così,ma chissà perchè ogni tanto ci piace pensarlo.

10 commenti:

Nadia ha detto...

"se stai bene con te stesso, stai bene anche con gli altri!"
Sembra strano questo detto che molti sanno ma a tanti sembra una sciocchezza.
Prima o poi tutti passano di la, prima o poi tutti cercano uno spazio nella loro solitudine o meglio cercano dei momenti per stare in compagnia con la propria persona.Una specie di autoanalisi che superata ti fa vivere bene anche con il resto del mondo.E comprendi che non sei solo, che hai amici che ti vogliono bene , che se non esci per un pò di tempo non cambia nulla, comunque avrai delle persone a te vicine.
Sono momenti che servono per pianificare il percorso di vita, per rinforzare il carattere e per crescere...
Buona serata :-)

Dani ha detto...

...l'età credo centri poco con la intima esigenza di se stessi...essere dentro,fosse anche per un'ora ci restituisce l'immagine speculare del nostro ego,dentro e fuori da noi...
succede a trenta a quaranta e oltre...
IMHO
ciao e scusa l'incursione

pavel ha detto...

Ciao orchideablu,
hai ragione e personalmente ho sperimentato la ricerca dei miei spazi per rigenerarmi rinunciando a uscire e a fare vita sociale.
Il risultato è stato positivo e ho apprezzato quello che avevo attorno...
Pultroppo sento sempre più spesso quello che ho scritto,conoscere a tutti i costi,uscire a tutti costi,essere sempre circondato con l'ovvio risultato di diluire i rapporti...
Ha ragione l'antico adagio e tu...se stai bene con te stesso stai bene con gli altri.
Grazie per la visita...
besos

Anonimo ha detto...

Ciao. Io spesso mi trovo sola con me stessa e non mi dispiace esserlo. Si ha più tempo per riflettere e pensare a sè, sarà che con l'età si diventa anche meno tolleranti...;)
mi son permessa di linkarti...ho fatto male?
Un abbraccio

clyde ha detto...

aooooo! mo' mi offendo!! evabbene che Pavel si sta dando da fare, evabbene che è dolce e sensibile ma in questo blog scriviamo in due!! Sono l'altra faccia della medaglia, il lato oscuro! ahahah ciao a tutti e grazie per tutta la vostra partecipazione!

@Elle: ti aggiungiamo anche noi...l'ultimo racconto mi ha fatto impazzire! Ma tu rinomina il link in "Trentasenza" :)

Anonimo ha detto...

ciao Pavel, bel post e condivido il concetto sulle generazioni, lo slittare sempre più in avanti delle abitudine della società d'oggi rispetto agli anni passati. La società cambia, e la vita diventa un treno in corsa dinanzi a coloro che si fermano..
Eppure fermarsi delle volte si è costretti, cercando di ripartire quanto prima, mentre in altre occasioni è necessario per fare il punto della situazione. Dunque, qualunque cosa noi decidiamo, è sempre quella giusta, è pur sempre ciò che ci sentiamo di fare...

Infine condivido l'opinione di Orchidea, dove stare bene con se stessi è star bene anche con gli altri...!
un abbraccio

pavel ha detto...

grazie jerry per il tuo intervento,qualunque cosa decidiamo è quella giusta per noi e questo è fondamentale,sono con te.

elle perdona i modi di claudio in fin dei conti è un buon socio...

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi!
forse siamo solo assordati dal silenzio della nostra solitudine... sempre in mezzo alle persone, ma sempre soli...
io credo che dovremmo fare pace con il nostro cervello, al quale chiediamo cose assurde, tra le quali vivere fuori da tutti i "normali" tempi della vita (quelli delle generazioni precedenti x intenderci)... cos� troveremo noi stessi... capaci che maturiamo un po' prima dei nostri coetanei...
smack, a presto

Anonimo ha detto...

imparato molto

pavel ha detto...

Ben felice per te...!