lunedì 10 settembre 2007

Fuga dai locali "trentenni"?

Per la serie "storie di vita vissuta" pubblichiamo il contributo (il finale sarà vero? :-) di un amico che ci ha scritto, Armando. La cosa più interessante, a mio giudizio, non è l'episodio particolare vissuto con la donna in questione (non è né il primo né l'ultimo...:-) anche se risponde perfettamente ai vari profili che abbiamo pubblicato), ma il sempre più diffuso rifiuto di un certo tipo di locali (che c'hanno veramente nauseato) e di un certo modo "finto" di vedersi e fare attività sociale, ormai assolutamente triste. Buona lettura.

Venerdì sera. Squilla il telefono:è Gigi. Alle 22 ha appuntamento al solito pub con Paolo, Stefano e tutti gli altri del gruppo storico per una serata tra amici. Invita anche me. Rido. Rispondo che non ho voglia delle solite “rimpatriate sfigate tra amici” composta da soli uomini, chiacchiere a sfondo sessuale e birra. Avrei avuto di meglio da fare. Il sabato prima, infatti, ad una festa in collina avevo conosciuto, grazie all’intraprendenza avuta da vari intrugli alcoolici, una tipa anche abbastanza figa. Se la tenessero per loro la serata sfigata. Alle 22 in punto mi becco con la tipa. Una tardona trentacinquenne con corpetto leopardato, minigonna tigrata, stivali pitonati.
Insomma, uno zoo in libera uscita. Mi propone un locale modaiolo: “il trend house”. La tipa merita, è una bella donna accessoriata di tette labbra rifatte. Il locale invece è una caricatura di tutti gli archetipi fighetti: finto arredamento essenziale, gotan project in sottofondo, prezzi astronomici.
Lei prende come da prassi un mojto, io un cola e rhum. Spendo 30 euro per queste due consumazioni, ma sto giocando una partita e devo rischiare. Emilia (questo il nome della tardona) ostenta una palese erre moscia fasulla. Mi infastidisce ma la scollatura lenisce questo senso di malessere. Inizia a decantare il locale asserendo che si “sta tranquilli” perché è “ un bell’ambiente con bella gente”. Mi guardo intorno e vedo che la bella gente ha l’aria triste, lo stesso taglio di capelli e il pulloverino sulle spalle.” Ci sediamo sul divano.a questa distanza mi accorgo di certe aratrate intorno agli occhi che il fondotinta non è riuscito a coprire. Racconta divertita di certe sue serate fighe a club esclusivi grazie ai suoi giri di amicizie, di vacanze fatte con amiche a capoverde per provare il fascino dell’uomo esotico, delle riunioni con queste ultime a casa sua per vedersi sex in the city. Dopo mezz’
ora a chiacchierare con lei sono in piena elefantiasi ma non demordo in fondo la serata è appena cominciata e potrebbe avere dei piacevoli sviluppi. Lei è affetta da una terribile logorrea e non mi lascia parola.,mi racconta conoscenze di posticini “in” dove poter mangiare bene, di non aver nulla da invidiare alle ventenni per vita sociale, che gli uomini della sua età sono tutti vecchi (anche se non vogliono ammetterlo).Intanto ordina ancora da bere.( ci credo, per quanto parla avrà la bocca secca). Ricontinua a raccontare, in ordine: viaggio a Sharm, il suo amore per il lavoro di manager, del suo capodanno a Cortina, di stare incredibilmente bene come single e di godersi la vita. Al quinto mohito getta clamorosamente la maschera e le viene una ciucca depressiva. Mi vomita quarantanni di problemi addosso asserendo di essere sola, triste e senza un uomo. Le dico che devo andare un attimo in bagno. Entro. Osservo che proprio sulla tazza c’è una piccola finestra. Forse riesco a passarci. Riesco. Corro via, libero. Libero dalla tardona, dai problemi, dai suoi racconti di vita vissuta negli ambienti in. Corro via, felice, lasciandola sola in quel locale che lei tanto ama. Corro via veloce, felice di raggiungere gli altri, per una sana, piacevole, vecchia rimpatriata sfigata tra amici.

21 commenti:

Anonimo ha detto...

bravo hai fatto bene,...mandale a cacare ste zocc..le ....gli amici non ti tradiscono mai !!!

una curiosità: ma glieli hai pagati tutti tu i drink?? per 15 EURO cd potevi almeno farti fare qualcosa . . . .ahahahhaahha

TOMA

Anonimo ha detto...

bravo hai fatto bene,...mandale a cacare ste zocc..le ....gli amici non ti tradiscono mai !!!

una curiosità: ma glieli hai pagati tutti tu i drink?? per 15 EURO cd potevi almeno farti fare qualcosa . . . .ahahahhaahha

TOMA

Anonimo ha detto...

questo blog è veramente piacevole da scorrere.. ho inserito il link nel nostro (blog armasti.. single tradotto in lingua corrente).. vi leggerò spesso ciaociao

Anonimo ha detto...

ciao! grazie per l'Add, voi siete già linkati, seguiamo il club da un po'!

Anonimo ha detto...

AHAHAHA BEllissima questa storia! :D
Grazie della visita!

Anonimo ha detto...

ahahahah!bellissimo!bellissimo questo blog ;-)
mi ha fatto ricordare una serata in una specie di discoteca, piena di 30enni/40enni single, divorziati, separati.Tutti uguali, tutti incredibilmente UGUALI!
Il mio unico pensiero è stato: a 40 anni voglio stare a casa davanti al divano.
c'è un tempo per ogni cosa.

(a me il mojito piace sul serio, è l'unico coktail abbastanza leggero che sopporto. devo cambiare?)

Nadia ha detto...

Bè io al posto del vostro amico non avrei speso più di 5 minuti insieme a questa donna-zoo.Anzi non l'avrei neppure seguita in questo locale...Forse si aspettava un finale diverso? Ragazzi, ci saranno pure tante donne a 35 anni "tardone" ma anche tanti uomini non sono da meno...Certi elementi viscidi e non aggiungo altro....e viscidi comunque si nasce e non si diventa!
Buona domenica...

P.s. Comunque tra "tardone, certe ventenni stupide e oche,uomini viscidi e ignoranti qualcosa di "buono esiste ancora" ... Il mondo è un mix, per fortuna!

Anonimo ha detto...

be a una certa eta queste avventure sono frequenti,ormai che c'èri potevi concludere la serata in altro modo,

Anonimo ha detto...

pure a me il mojito piaceva, ma da quando lo prendono tutti sto cercandomi un cocktail sostitutivo! :)

Anonimo ha detto...

chinotto no???

Anonimo ha detto...

Ok. E' una bonza. Il morale della storia e la caratterizzazione del personaggio sono ben studiati. Ci sono tutti gli elementi che ci fanno impazzire: mojto, posto fighetto con arredamento progressivo, vacanza a sharm che guardamisonotrovatapropriodadio.. Ma il racconto è comunque una bonza. Compresa la finestra del locale. In genere i locali hanno le grigle alle finestre apposta per evitare che la gente "scavalli".
Se si vuole stigmatizzare il mondo "senza" con un istantanea che sia il summum di tutto cio che fa "senza", dai almeno si abbia l'accortezza di ammetere la licenza narrativa. Siamo trentenni, non abbiamo bisogno di rifugiarci nel "tigggiurocheèunastoriavera" per dare una certa dignità a quello che diciamo.
No, perchè anche mio cuggino ha tacchinato una trentenne con lo stivale texano e il calzino di cotone al polpaccio, che si intravvedeva e che lo faceva arrattare da paura. Pensava di aggredirla sul ribaltabile, ma sono finiti a comprare stecchi di incesi in un supermercato di oggetti etnici vicino all'Ikea. Tiggiurocheèvvero, è successo a mio cuggino... ^_^

Anonimo ha detto...

L'autore mi ha garantito che la storia è romanzata, ma vera...magari non è uscito dalla finestra ma...alla fine che importa? Anche la scrittura e le invenzioni ci aiutano a focalizzare l'attenzione e ad acquisire consapevolezza...o no? :)
Ciao bello

Anonimo ha detto...

ben tornato a mariobiondi & c.

finalmente una voce fuori dal coro,anch'io penso che sia una bufala e non sono suo cuggino...

Anonimo ha detto...

salve a tutti, sono armando l'autore della storia pubblicata gentilmente da trentenni senza. Allora la storia e vera ma DILATATA, ROMANZATA, ESAGERATA..insomma se non abbiamo autoironia che trentasenza siamo? insomma si scherxza su queste cose proprio perch� ormai ne � infarcita l'italia. Chiamiamola satira se volete ma vi giuro, sono scappato alla porta principale...ma il viaggio a sharm e il capodanno a cortina lo raccontava davvero!!!!! un ironico e trentenne armando vi saluta, trentenni.

Anonimo ha detto...

ah ah ah... sembra la storia di tutti i miei amici/coetanei trentenni, che a noi (io di anni ne ho 28 e mi reputo abbastanza acqua e sapone) ci fanno sentire delle persone troppo impegnative, rispetto a queste tardone 35/40enni. Sembra che con loro non sorgano mai problemi, salvo poi, dopo un mese di frequentazione scappare di fronte a richieste di matrimonio/figli...
cosa abbastanza fisiologica data l'età...

P.S. devo linkare assolutamente questo blog nel mio!!! Complimenti... Troppo forte!!

Anonimo ha detto...

bello anche questo.... :-))
spassoso direi!!
Mi fai pensare che proprio ieri ho rivisto Wolf ed abbiamo trovato il giorno per la seconda rimpatriata uomini duri. La prima è stata fatta lo scorso luglio.
Al tuo posto cmq, ci davo 'na botta! e poi fuga... :-))
Di che classe sei Pavel?

pavel ha detto...

in realtà siamo due trentenni autori del blog...
clyde 30enne fresco fresco
pavel 35enne fresco fresco

Anonimo ha detto...

Sei stato nominato.

Anonimo ha detto...

E'chiaramente una storia non solo inventata,come hanno praticamente ammesso gli autori,ma anche dalla dubbia morale.
Se il senso è che una donna a 35 anni non può permettersi VITA SOCIALE perchè scade nel ridicolo beh,evidentemente sono le donne che frequentate voi e a cui date appuntamento voi ad essere così tristi.
Del resto un uomo medio è attirato da una donna media perchè se è "troppo" non la può avere.Quindi più continuate a criticare e a spalare m***a più dimostrate di non essere in grado di cercare al di là del vostro naso.
Trent'anni mal spesi.
E se era un racconto ironico allora ahah.Mi faccio il solletico sotto l'ascella così rido.

A denti strettissimi.

amelie ha detto...

dunque ... analizzando la storia vera o falsa che sia direi: 1)se la protagonista era una tardona a 35 anni anche il suo accompagnatore 30/35enne lo era, perciò sarebbe stato meglio definirlo un incontro tra coetanei non trattandosi di una mantide con uno tenero fanciullino. 2)pagare un drink ad una donna mi sembra un gesto signorile e alquanto normale se la si è invitata ad uscire, magari dopo sarà lei a fare il secondo giro. 3)gli argomenti trattati dalla signora non sono certo frutto di una mente acuta e di una personalità frizzante ed originale, ma dalla sua immagine leopardata/rifatta e dal locale scelto forse lo si sarebbe potuto evincere prima. quindi morale della storia..se si sceglie una serata per evitare il baretto con gli amici tardoni o si sceglie bene (ad esempio qualcuna con cui si deve dire qualcosa di interessante sennò scappa dalla finestra del bagno)o si evita di farne una rappresentazione vittimistica poco convincente (e poco divertente). la signora era discutibile per gusti e frequentazioni, ma la conversazione l'ha tenuta in piedi lei!

Anonimo ha detto...

io al contrario di te sono stata sfortunata: quando nella vita mi è capitato di uscire con qualche sfigatone la finestrella sul cesso del bagno non l' ho mai trovata. per questo col passare degli anni mi sono abituata a limitare gli appuntamenti ai minimi termini. adesso comunque vado sul sicuro, l' esperienza insegna: i miei coetanei 35enni li evito accuratamente, perchè a differenza mia, che sembro una ragazzina, loro sono tutti sfondati: calvi, pancioni, pronti per la bagina, con aliti terribili. Gli unici decenti in circolazione sono già tutti sposati. Rimangono quelli molto più giovani, con cui mi è capitata qualche infuocata e piacevole avventura, e quelli sui 50, molto interessanti e per cui vale la pena investirci se non hanno delle paturnie o dei problemi seri, e se non sono gay. Gli uomini 50enni sono senza dubbio migliori dei 30enni di oggi, sia a letto che fuori dal letto.
Beccateve questa !....