domenica 20 dicembre 2009

...meglio single che male acompagnata....


E' vero siamo decisamente latitanti,ma con molto piacere notiamo che siamo ancora abbastanza gettonati per i nostri "consigli" da trentenni turbati...
Eccomi ancora una volta a proporvi un libro che tratta argomenti a noi molto vicini.
Una trentenne in viaggio con e dentro se stessa si racconta...emergono così delusioni amorose,ma anche temi più seri legati a depressione e attacchi di panico.
Insomma una ricerca interiore profonda alla scoperta di un nuovo coraggio di vivere.

Non ci rimane altro che fare un sincero in bocca al lupo alla nostra amica Angelica Romanin e al suo lavoro...

Allego una recensione dell'opera.

“BAM! Cuore che batte, vista che si annebbia, orecchie che ronzano, gambe che cedono ed io nel panico! Improvvisamente tutta la gente attorno a me assume un tono vagamente minaccioso, sembrano tutti fantasmi che mi circondano, mi urtano, rubano il mio spazio vitale. E le voci... gente che parla, che urla, che ride....sono così rumorosi, troppo rumorosi! Vorrei scappare ma dove?
La macchina è lontana, i bar sono affollati, le vie troppo strette....e se adesso svengo? Non c’è neanche un posto dove sedermi, un angolino dove raccogliermi in solitudine per cercare di calmare il mio cuore in tumulto. Troppe sensazioni tutte in una volta, non riesco a gestirle, mi frastornano e mi ubriacano, mi sento malata, angosciata e ho paura che forse sto impazzendo...”

Attacchi di panico, ansia, depressione. Angelica Romanin ne ha sofferto per otto anni e in questo suo libro, in parte autobiografico, affronta esaurientemente l’argomento raccontando la sua storia, dai primi momenti di confusione, quando ancora non capiva cosa le stesse succedendo, proseguendo poi con tutta una serie di esperienze, dalle prime visite mediche, alle sedute dallo psicologo, ai vari e numerosi tentativi di cura (psicofarmaci, omeopatia, fiori di bach…), per arrivare infine alla guarigione, in un modo che mai si sarebbe aspettata.
L’argomento è molto serio, e per chi lo conosce è chiaro come sia difficile una vita vissuta all’ombra della paura, ma Angelica nel suo libro riesce anche a far sorridere:

“…Venti minuti ad aspettare con lo stomaco aggrovigliato dall’ansia, mezz’ora ad illustrare tutte le mie paranoie allo psichiatra (un vecchiaccio allampanato con la sensibilità di un generale delle SS) e altri venti minuti a compilare un test dal rassicurante titolo: “sei a un passo dal suicidio?”. Dal test risulta che sono abbondantemente ansiosa e sufficientemente depressa…grazie tante! Se non lo ero mica andavo al centro anti-panico a passare la mattinata! E così si ricomincia. Sedute settimanali di psicoterapia, tonnellate di farmaci... E’ un film già visto. Sono molto sfiduciata. Eppure quando ho saputo dell’esistenza di questo centro ero così contenta! Ho pensato: “Ecco finalmente qualcuno che sa di cosa parla e conosce a fondo il problema.” Pensavo di avere la guarigione in tasca e invece oggi vado là e mi ritrovo a parlare con un individuo (il nazista) che quasi non mi ascolta. Mentre io parlo lui legge un opuscolo sulla schizofrenia, gli confido tutte le mie incertezze su una possibile guarigione mentre lui annuisce distrattamente, quasi mi metto a piangere nel raccontargli quanto mi sento delusa e senza speranza e lui cosa fa? Si mette a posto la dentiera!...”

Il romanzo è scritto sotto forma di diario e questo rende godibile il tutto, dal momento che, con la protagonista, viviamo la storia e le storie mano a mano che avvengono. Un diario di una trentenne che come può cerca di affrontare la vita, gli amori che finiscono, le delusioni, le insicurezze e le paure, ma sempre senza drammatizzare riuscendo anzi a ridere di se stessa e di ciò che le accade.
“Meglio single che male accompagnata” è un libro fresco e ironico, mai noioso e talvolta veramente spassoso, ma è anche un viaggio interiore alla ricerca di se stessi, un'esperienza per ritrovare il coraggio di vivere.

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